30 Maggio 2023

Al teatro dei pupi

Avete mai incontrato un Maestro Puparo? io sì, per le strade di Catania

“𝑃𝑢𝑝𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜, 𝑐𝑎𝑟𝑜 𝑆𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟 𝐹𝑖𝑓𝑖̀! 𝐿𝑜 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑛𝑜𝑖 𝑒 𝑠𝑖 𝑓𝑎 𝑝𝑢𝑝𝑜. 𝑃𝑢𝑝𝑜 𝑖𝑜, 𝑝𝑢𝑝𝑜 𝑙𝑒𝑖, 𝑝𝑢𝑝𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖”
(𝐿. 𝑃𝑖𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜, 𝐼𝑙 𝑏𝑒𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑎𝑔𝑙𝑖, 𝑎.𝐼)

L’arte è il valore storico di una regione. Se pensiamo alla cultura siciliana ci vengono in mente varie forme d’arte. Una sicuramente è legata al teatro dei pupi. Proclamato capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’UNESCO il teatro siciliano dei pupi merita di essere conosciuto da vicino soprattutto oggi che sono davvero poche le famiglie d’arte a portare avanti questa tradizione secolare. I Pupi siciliani rappresentano arte, cultura e spettacolo della Sicilia, tanto quella di un tempo, tanto quella di oggi.

Avete mai incontrato un Maestro Puparo? io sì, per le strade di Catania ho potuto osservare e fotografare Francesco, Maestro Puparo costruttore di scuola catanese in opera nella realizzazione e restauro di pupi siciliani. I Pupi sono le caratteristiche marionette armate, le abbiamo viste diffusamente un po’ in tutta la Sicilia. Essi però a differenza delle marionette non hanno fili. I pupari li costruiscono e li muovono con le aste sullo sfondo di scenari minimal e colorati al ritmo degli scudi e delle spade. Nelle rappresentazioni non combattono per la ricchezza o per la potenza. I loro sentimenti sono quelli dell’amore, la fedetà, la gloria. A dare loro forma ed anima ci sono loro, i sapienti maestri pupari grazie ai quali possiamo ancora ammirare opere stupende prendere forma.

I paladini di Francia Carlo Magno, Bradamante, Angelica, Orlando, Viviano, Uzeda oppure i Saraceni Biancardino, Marsilio, Almonte ecc. non sono nè marionetta nè burattino, ma anima di personaggio dell’Iliade o della Bibbia della Chanson de Roland o dei romanzi dell’epopea cavalleresca. Personaggi da scegliere per affinità ed in cui immedesimarsi per regalare qualcosa alla nostra stessa identità. © Anna Pianura