8 Settembre 2024

In questo periodo, tra la vegetazione, non è raro intravedere la Locusta Egiziana un insetto che ama il caldo e gli ambienti luminosi. Il suo habitat è il bacino Mediterraneo, anche se a causa dei cambiamenti climatici si sposta sempre più a nord.

Dietro il suo aspetto minaccioso si nasconde un animale docile e solitario che si nutre di foglie, senza compromettere la salute delle piante, e si muove sobbalzando o volando per brevi distanze.

È possibile riconoscerlo dagli occhi a righe verticali, peculiari in tutte le sue fasi di crescita. La neanide fin da subito somiglia, in dimensioni ridotte, al esemplare adulto, tranne che per il colore che può variare tra verde, giallo e ocra, e per l’assenza di ali che cresceranno gradualmente durante le tante mute a cui questi insetti sono sottoposti. Nell’adulto il colore sbiadisce in tonalità grigie o marroni, mentre le dimensioni aumentano tanto da essere considerata una delle specie di cavallette europee più grandi.

Locuste e cavallette appartengono all’ordine degli Ortotteri dalle corna corte e si differenziano principalmente per il comportamento gregario nel primo caso e solitario nel secondo.

In circostanze di sovrappopolazione le cavallette possono diventare locuste per necessità. Esse, attraverso una modificazione epigenetica del DNA, affrontano importanti mutamenti anatomici e comportamentali, iniziando così a condurre una vita gregaria.

Sebbene il nome, la locusta egiziana non ha nulla a che vedere con l’ottava piaga d’Egitto scritta nella Bibbia: “domani io porterò le locuste nella tua costa. E copriranno la faccia della terra, affinché non si possa vedere la terra: e mangeranno il residuo di ciò che è scampato […] e mangeranno ogni albero che cresce per te dal campo”.

In queste righe si allude agli sciami di locuste migratorie che si spostano in massa per lunghe distanze, in grado di ricoprire una superficie di oltre 700 km² e di divorare con voracità tutta la vegetazione presente nel loro percorso, lasciando scenari apocalittici.

Invece, anche se volgarmente viene detta locusta, l’Egiziana è un’innocua cavalletta utile all’equilibrio degli economisti.

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