16 Settembre 2024

Le origini delle uova pasquali

Il Cristianesimo, con la contaminazione fra antiche usanze e una nuova concezione del divino, ha colto nella simbologia dell’uovo l’immagine più adatta al senso più intimo e misterico del proprio Credo.

Uova di cioccolato, uova decorate, uova preziose. Ma non una novità del mondo moderno.

Persiani, Egizi, Romani, sin dai tempi antichi della cultura umana l’usanza di regalare delle uova coincideva con la rinascita della terra, con la Primavera.

L’uovo è una sfera che tende verso l’alto, un simbolo forte, di energia che dall’interno è in grado di nascere o rinascere verso la vita. 

Anche il Cristianesimo, con la contaminazione fra antiche usanze e una nuova concezione del divino, ha colto nella simbologia dell’uovo il simbolo più adatto al senso più intimo e misterico del proprio Credo: la Resurrezione, tornare alla vita che è come rinascere, o forse, nascere.

Con il passare dei secoli la tradizione delle uova in tempo di Primavera si è mantenuta divenendo sempre più utilizzata anche segno, simbolo, quindi dal forte senso mediatico translinguistico e transculturale.

Anche l’arte e la cultura in genere, oltre le religioni, hanno apprezzato la forma o la sua sostanza simbolica. Pensiamo alla tradizione delle Uova Matrioska  e le preziose Uova di Fabergè al cui genio dobbiamo anche l’idea di inserire una sorpresa nelle uova.

E tutta italiana l’invenzione che le uova, dopotutto, potrebbero anche essere di cioccolato. 

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