La pizza, “dalle stalle alle stelle?”
Dopo innumerevoli polemiche sul tipo di cottura, l’Unione Europea ha deciso che la pietanza diventerà Stg (specialità tradizionale garantita,
Ebbene si, la nostra Campania sono in prima linea e rappresentano con la pizza il patrimonio dei beni immateriali del patrimonio mondiale. L’origine della pizza non è ben certa, si parla dei tempi della Magna Grecia e poi successivamente della regina Margherita: è comunque di sicuro uno degli alimenti più apprezzati e diffusi al mondo. L’Unesco definisce l’opera del “pizzaiuolo campano” una vera e propria arte perché può essere trasmessa di generazione in generazione, portando avanti così storia e ambiente e fortificando l’appartenenza sociale. L’Unione Europea ha deciso che la pietanza diventerà Stg (specialità tradizionale garantita) solo se si rispetteranno le regole per la sua preparazione: ore minime di lievitazione, stesura a mano, condimento, altezza del cornicione di 1-2 centimetri. L’impasto della vera pizza quindi segue regole precise, lievito madre, è fatto a mano, digeribile, leggero e porta avanti con grazia e semplicità la bellezza della nostra terra.
La cottura? Stranamente, esclusivamente in forno a legna, pertanto le innumerevoli polemiche sul potere cancerogeno di questo tipo di cottura sono state definitivamente fugate.
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