27 Aprile 2024

Donare uova decorate è un’usanza che risale all’antichità.  La mitologia ci racconta che il cielo e la terra erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo, mentre gli antichi Egizi consideravano l’uovo come il fulcro dei quattro elementi dell’universo (acqua, aria, terra e fuoco). I Persiani invece avevano come tradizione quella di scambiarsi semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile. Nelle pratiche alchemiche, in quanto simbolo dell’origine primordiale del mondo, l’uovo era considerato l’archetipo in grado di riportare ogni elemento alla sua purezza originaria, risanando la corruzione della materia, la pietra filosofale era appunto assimilata ad un uovo. Con il Cattolicesimo l’uovo diventa un simbolo di risurrezione. l’uovo, simile ad un sasso privo di vita, viene paragonato al sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù. L’uovo racchiude però in sé nuova vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto. L’usanza di regalarsi uova si diffonde a partire dal Medioevo, in Germania. Qui tra la gente comune la consuetudine era distribuire uova bollite, avvolte in foglie e fiori in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici invece si diffuse l’abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate. Per quanto riguarda il golosissimo uovo di cioccolato, il merito per la sua nascita va attribuito al re Sole, Luigi XIV. Fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte.

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