18 Ottobre 2024

Il sabato santo è il giorno frammezzo, perché sta tra il giorno della morte di Gesù e quello della sua resurrezione. Nella tradizione cristiana, il sabato santo è l’unico giorno aliturgico dell’anno, senza celebrazioni particolari: tacciono le campane, non ci sono fiammelle accese nelle chiese spoglie, né canti, la preghiera dei cristiani si fa silenziosa ed è carica soprattutto di attesa, attesa di ciò che muterà profondamente ogni cosa, ogni storia. 

Attualmente centinaia di migliaia sono vittime del fanatismo religioso… E noi non possiamo non chiederci..

Ma cosa c’entra Dio in tutto questo? Forse se si facesse a meno delle religioni, si eliminerebbe una consistente quantità di odio nel mondo? O forse un mondo privo di ogni fede sarebbe un luogo di uomini senza speranza?

Allora il sabato santo non sarebbe più un giorno “vuoto”, se solo iniziassimo a porci degli interrogativi, ed acquisire maggiore consapevolezza di ciò che è, ciò che sarà. 

Il sabato santo, un giorno paradossalmente ecumenico, per certi versi l’immagine della nostra stessa vita. Il giorno del silenzio e dell’attesa, che non sta solo nella settimana santa, ma diventa un’ora, un tempo, a volte una stagione nella vita di una persona, perché quella che sembra una storia finita in realtà non è. 

Il sabato santo, nel silenzio delle sue attese, in realtà, è tempo carico di energie e di vita che rinasce.

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