27 Luglio 2024

La primavera, con i suoi variopinti fiori, dona allegria e meraviglia. Lo fa impreziosendo anche i nostri pasti, non solo con colorati centrotavola o eleganti guarnizioni, ma con autentici ingredienti che insaporiscono cibi e bevande.

I fiori commestibili, detti anche eduli o edibili, sono varietà floreali che possono essere destinati all’uso alimentare. Generalmente di questi si possono consumare solo i petali, per cui, prima di utilizzarli in cucina, vanno rimosse le altre parti, come il pistillo.

Pensare di mangiare dei fiori può sembrare incredibile, o una sciccheria da ristorante stellato, eppure è una consuetudine diffusa. Ad esempio, chi di noi non ha mai assaporato un fiore di zucchina in pastella, fritto o in altre squisite preparazioni? Forse siamo abituati a pensarli come parte complementare degli ortaggi e per questo il loro uso passa quasi inosservato.

Nonostante ciò, ad essere edibili, sono molti dei fiori appartenenti anche a piante ornamentali e spontanee. Poveri di grassi e ricchi di nutrienti, questi fiori hanno gusti differenti: dolce, amaro, aspro, piccante… prestandosi così ad ogni ricetta.

La natura offre molte varietà di fiori eduli, uno dei tanti esempi, che cresce diffusamente nei prati colti ed incolti, è il Borago, un concentrato di proprietà benefiche, che con i suoi fiori stellari dal colore blu violaceo ed un gusto simile al cetriolo, può diventare protagonista di ripieni, frittate, insalate e cocktail.

Tuttavia, per evitare intossicazioni, è molto importante saperli riconoscere e distinguerli da quelli non edibili, magari affidandosi ad esperti o rivolgendosi a quei mercati di nicchia che li commerciano per lo specifico uso culinario. Se invece, si è acquisita una conoscenza tale da raccoglierli autonomamente, è bene farlo in posti non sottoposti ad inquinamento e a trattamenti chimici, come nelle città.

Inoltre bisogna assicurarsi di non essere allergici e di non abusarne, per non incorrere in spiacevoli controindicazioni, come del resto accade per tutte le pietanze.

Fiori che bontà! Non aspettiamo però che appassiscano se vogliamo gustare il loro sapore floreale.

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