La scena finale

A ottant’anni dalla Liberazione dell’Italia, il cinema si conferma uno strumento potente per rileggere la storia e interrogarsi sulle sue eredità. Tra le opere più significative da riscoprire in questo contesto c’è Mussolini ultimo atto, diretto da Carlo Lizzani nel 1974. Un film sobrio e intenso, che ricostruisce gli ultimi giorni del regime fascista con rigore storico e imparziale.
Protagonista è un magistrale Rod Steiger nei panni di Benito Mussolini, ritratto nella primavera del 1945, quando, in una penisola ormai liberata dai partigiani e dalle truppe alleate, tenta un’estrema e disperata ritirata in Valtellina. È il cosiddetto “Ridotto Alpino”, ultimo rifugio ideologico e militare sognato da Alessandro Pavolini e dagli irriducibili della Repubblica Sociale Italiana. Lì il Duce spera di riorganizzare una resistenza. Nel frattempo, i partigiani hanno già assunto il controllo delle città del Centro-Nord, i tedeschi si ritirano verso Merano, e gli Anglo-americani hanno sfondato la Linea Gotica. In questo contesto, Mussolini rifiuta l’estrema mediazione proposta dal cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, e si dirige verso il confine svizzero. Ma il suo tentativo di fuga, si conclude con la cattura nei pressi di Dongo, sul lago di Como, insieme a Claretta Petacci.
Basato su fonti documentarie e resoconti ufficiali, il film di Lizzani – scritto insieme a Fabio Pittorru – evita ogni retorica enon cerca l’assoluzione, né indulge in facili demonizzazioni: il regista sceglie la misura, l’understatement, per restituire tutta la fragilità e la solitudine di un uomo travolto dalla storia. La sua umanità, fatta di paura, rabbia e stanchezza, non cancella la responsabilità politica di vent’anni.
La fotografia livida di Roberto Gerardi accompagna una narrazione tesa e essenziale. Accanto a Steiger, si distinguono le interpretazioni di Lisa Gastoni nel ruolo di Claretta Petacci, Henry Fonda nei panni del cardinale Schuster e Franco Nero come il Colonnello Valerio, nome di battaglia di Walter Audisio. Mussolini ultimo atto è oggi disponibile su YouTube e sul sito di La7: un’occasione preziosa per rileggere, con lo sguardo del presente, una pagina tra le più tragiche e decisive del Novecento italiano.