8 Settembre 2024

Red Carpet: cinema e illusione a Venezia

Prenotato per migliaia di euro, da uomini e donne, per un attimo di notorietà; vestiti in modo bizzarro, alla ricerca del nulla, credono che sia la felicità.

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Seduto al tavolo di un bar, difronte al palazzo della Biennale di Venezia, c’è un uomo comune, spinto a spostarsi per motivi di lavoro, catapultato in un mondo che non gli appartiene e a cui, forse, non ha neanche mai pensato. Sembra sia entrato nel metaverso, in un mondo irreale e surreale, dove tutto ciò che esiste al difuori è l’esatto opposto di ciò che esiste al didentro. 

Per certi versi, questo mondo attrae, incuriosisce, cattura l’attenzione, fa parlare di se, in un modo o nell’altro, stupisce, ma tante sono le cose che non si conoscono e che riportano la stragrande maggioranza degli “aspiranti” con i piedi per terra, nella cruda realtà. Molti giovani passano intere notti insonni aspettando il loro idolo per un autografo, per un selfie e, fin qui, tutto più umano, ma quanti farebbero lo stesso, alla ricerca di un lavoro?

La vita non è un film, per dirla con le parole di J-Ax. La vita ti innalza e ti schiaccia e, se non reggi il peso delle costanti ed imprevedibili oscillazioni, ci rimani sotto, più alta è l’ambizione, maggiore sarà la delusione, se non si arriva alla meta. La percentuale di insuccessi è nettamente superiore a quella della realizzazione del sogno.

Il famoso “Red Carpet” prenotato per migliaia di euro, per un attimo di notorietà, da uomini e donne, vestiti in modo bizzarro, alla ricerca dall’apparenza, alla ricerca del nulla che, credono sia la felicità, pagando fior di quattrini per uno shooting fotografico, nella speranza di essere notati.

Come può un mondo costruito ad hoc per “illudere”, essere la salvezza? Non c’è distinzione di età o di sesso, italiani e stranieri popolano il Lido di Venezia alla ricerca di un sogno, piangono e ridono, si illudono e illudono, deridono e vengono derisi in un walzer fantastico dove tutti perdono. Non basta apparire, non basta avere… bisogna Essere! Certo però, il mondo è bello perché vario… 

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