Il Polo delle Arti: una sfida culturale in città
Il centro offre l’occasione di lasciarsi coinvolgere dall’espressione artistica in tutte le sue dimensioni.
Una volta nelle nostre città, anche a Salerno, c’erano tanti centri di aggregazione, di socializzazione, di discussione e sperimentazione, dove ragazzi, giovani e giovanissimi si incontravano e si mettevano alla prova come attori, ballerini, cantanti, cineasti e critici letterari. Nei decenni dell’impegno giovanile, negli anni Sessanta e Settanta, scantinati, parrocchie, sottotetti diventavano centri di arte e cultura più o meno organizzati, più o meno informali, più o meno famosi. Per quanto essenziali e precari questi luoghi facevano vivere l’ardore di mettere in luce la parte più vera e nascita di sè, davano spazio a chi voleva esprimersi ed esprimere in forma artistica la propria idea del mondo e sul mondo. Poi però tutto rapidamente è cambiato. Sono nati i centri commerciali e la movida. Eppure, la voglia ed il bisogno di “sperimentare” in prima persona le arti e la cultura non è mai scomparso. C’è nei giovani, e anche in chi tanto giovane non è più, la voglia di contaminare la propria vita con le idee generali e la bellezza dell’arte.
Il Polo delle Arti di Valeria Alfano è una risposta moderna a questo antico e universale bisogno. A Salerno, la giovane imprenditrice ha creato un centro che offre occasione di lasciarsi coinvolgere dall’espressione artistica in tutte le sue dimensioni. Il Polo, sempre aperto, è così una palestra per chi vuole mettersi alla prova, per chi vuole vivere l’emozione del palco e la trepida suggestione di un sipario che si apre nel buio della rappresentazione, oppure la passione per le arti visive e musicali. Quest’anno il centro, nato pochi mesi prima della pandemia, ha aperto anche un Caffè letterario, uno spazio in cui si sta insieme in una dimensione di confronto, di riflessione, di dialogo, che arricchisce e rende vive l’anima e il pensiero. Una struttura moderna, ariosa, funzionale, ma in questo splendida cornice, arredato con cura, sopravvive sempre lo stesso splendido spirito che aleggiava negli antichi scantinati e teatrini di periferia: incontrare l’arte, esprimere con l’arte la propria anima, vivere con l’arte nuove emozioni.