8 Settembre 2024

L’influenza dei grandi autori sulla formazione culturale degli studenti

I grandi autori educano alla sapienza, alla curiosità, alla conoscenza del mondo circostante, all’andar oltre le cose in un mondo fatto solo di apparenza.

Sono iniziati gli esami di maturità e si continua a parlare di riforma scolastica. Sembra che ai ragazzi non serva la letteratura, la storia, la filosofia, servono più ore di informatica e di inglese per preparare i giovani al mondo del lavoro. Oggi non mancano le persone usano la tecnologia, disertano le persone che parlano, ascoltano e pensano. E quale materia, se non la filosofia principalmente, insegna ad elaborare il pensiero autonomo, forma uomini liberi, mantiene l’individualità sempre più bersagliata da una società di massa? La filosofia educa alla sapienza, alla curiosità, alla conoscenza del mondo circostante, all’andar oltre le cose in un mondo fatto solo di apparenza. Educa alla comprensione dell’altro, alla tolleranza.

Oggi abbiamo smesso di pensare, di provare delle emozioni, di interessarci alle cose e alla persone. Kant esortava l’uomo a servirsi della sua intelligenza per arricchire il suo bagaglio di conoscenza, in una società che ci vuole tutti ignoranti. Secoli fa Dante sosteneva che l’uomo non è fatto per vivere come un bruto, ma per seguire virtù e conoscenza, solo così potrà vivere e non sopravvivere.

Qualcuno ha detto che è inutile far leggere i classici. Se gli insegnati si limitano solo a trasmettere notizie fredde non si incuriosiscono gli alunni. Insegnare loro cosa volesse dire o trasmettere l’autore, chiedere ai ragazzi che emozione suscita un brano o una poesia, chi ricorda, cosa fa pensare, fa intavolare un discorso e induce gli allievi ad analizzare, pensare, riflettere. Chi può capire meglio di Leopardi la frustrazione di un giovane emarginato come un passero solitario. Chi di noi oggi non si è mai sentito messo da parte?

In una società che ha fatto della presunzione una virtù, basta poco per essere etichettati strani o diversi. Verga può insegnare ai giovani a riflettere sulle disuguaglianze sociali e dei soprusi dei potenti contro i deboli, temi sempre attuali. Ecco dunque che la letteratura, la filosofia e la storia, con i loro autorevoli “messaggeri” possono far crescere i ragazzi ed educarli alle emozioni. Buona maturità!

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