16 Settembre 2024

Le sagre, un patrimonio da non sprecare

Dai produttori ai consumatori. Secondo i calcoli della Coldiretti, ci sono circa 35mila venditori ambulanti nell’alimentare che lavorano grazie alle sagre.

Le sagre sono una tradizione che accomuna l’Italia, da Nord a Sud.

La parola sagra deriva dal latino sacrum, sacro. Nell’antica Roma esistevano le celebrazioni dedicate alle divinità, seguite da banchetti ai quali partecipava tutta la cittadinanza.

 Le feste e i riti agrari – da cui sono derivate le sagre che oggi pratichiamo – sono nati con le prime culture agricole; esprimevano il ciclo della morte e della rinascita della vegetazione, delle semine e dei raccolti dai quali dipendeva la sopravvivenza nel periodo invernale. Da quel significato originario, si è sviluppato nel tempo un concetto di sagra che è associato a un’idea di svago, turismo, gastronomia locale.

Esplorare il mondo delle sagre significa compiere un viaggio alla scoperta delle culture regionali. Il protagonista è il prodotto del territorio, l’anima dell’evento è la ricetta locale dal sapore della cerimonia collettiva, in scorci ove il tempo sembra essersi fermato.

 Nella dialettica tra locale e globale, micro e macro, la sagra si posiziona come patrimonio da salvaguardare. Essa accresce un’industria alimentare fatta di piccolissime imprese che, proprio grazie a queste feste popolari, si palesano sul mercato. Ad esempio, nessuno avrebbe mai conosciuto i fagioli di Sarconi Igp, uno tra i più rinomati prodotti tipici lucani, senza l’antica consuetudine della sagra.

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei piccoli borghi, con meno di 5mila abitanti, il cuore pulsante delle sagre: da qui un legame indissolubile, unico in Europa, tra la festa e la diffusione di una specialità locale.

Dai produttori ai consumatori. Secondo i calcoli della Coldiretti, ci sono circa 35mila venditori ambulanti nell’alimentare che lavorano grazie alle sagre. Da qui, il punto di vista di chi considera la sagra una mera espressione folkloristica ignora la sua traiettoria storica, genuinamente inserita nel processo di globalizzazione.

 Nel corso di una sagra, l’atmosfera non è elegante. È magica. Persone di ogni età socializzano, mangiando degli ottimi piatti sotto le stelle. Le sagre, un patrimonio da non sprecare. Quelle vere, beninteso!

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