La Madonna dei Campi, leggenda e spiritualità

La festa della Madonna dei Campi rappresenta per Giovi, frazione collinare di Salerno, il coronamento di una devozione mariana molto sentita che affonda le sue radici nella leggenda, nel mistero, nella spiritualità.

Si narra che nella località Querceto vivesse una giovane pastorella a cui la matrigna affidava i lavori più faticosi. Però la giovane riusciva a svolgere abilmente tutti i compiti e tornava a casa sempre felice. Un giorno, quando si accorse che non poteva continuare a sostenere quelle incombenze così gravose, cominciò a pensare alla punizione cui sarebbe stata sottoposta. Mentre era intenta a riflettere, su un ceppo di quercia le apparve la Vergine Maria che l’aiutò nel suo gravoso lavoro. La matrigna, insospettita dalla figliastra che riusciva in tanta fatica, decise di mandare al suo posto la figlia, giovane donna triste e infelice, ma quest’ultima ritornò a casa sanguinante, nel tentativo di recuperare una mucca caduta in un precipizio. Quando gli uomini del vicinato si recarono sul posto per recuperare l’animale, trovarono tra l’erba una statua raffigurante la Madonna. La pastorella allora svelò la visione avuta e l’aiuto che le era stato dato nello sbrigare il suo lavoro. Dopo quel ritrovamento, i giovesi hanno assunto la Madonna dei Campi quale loro protettrice, festeggiandola il lunedì successivo il giorno della Pentecoste,

perché questo era il periodo in cui ricominciava il lavoro agreste. Ancora oggi si recita la preghiera d’intercessione sui vigneti, le famiglie, gli animali.

La festa dei campi è un appuntamento secolare attorno al quale si stringe l’intera comunità. La processione iniziale e la seguente messa celebrata all’aperto, lasciano spazio alla tradizionale rappresentazione dell’eterna sfida tra “l’Angelo e il Diavolo”, tra il bene e il male.

La festa della Madonna dei Campi annualmente rinnova il senso di appartenenza, l’amore per le origini di quel luogo e delle tradizioni, veicolando tra religione e folklore.