8 Settembre 2024

Sulle tracce del passato

L’Italia possiede 2000 aree archeologiche: importanti testimonianze del tempo trascorso e luogo di incontro tra passato e futuro.

Visitare un sito archeologico significa toccare il passato e osservare simultaneamente il futuro. Con un patrimonio tra i più vasti, l’Italia possiede 2000 aree archeologiche: importanti testimonianze del tempo trascorso e luogo di incontro tra passato e futuro.

La provincia di Salerno vanta dell’area archeologica di Paestum localizzata a nord del Parco Nazionale del Cilento, nella Piana del Sele, questa è stata inclusa dall’UNESCO nell’elenco dei siti di interesse mondiale e da salvaguardare come patrimonio dell’umanità.

Detta ‘’Poseidonia’’ sotto i greci, raggiunse tra il 560 a.C e il 440 a.C Il suo massimo splendore. Poi divenuta Lucana e presa dai Romani nel 273 a.C che la rinominarono Paestum ai quali la città restò fedelissima fino alla sua decadenza e abbandono.

Sarà con il Regno di Napoli, sotto la spinta del re Carlo di Borbone che fu riscoperta la città, e durante i lavori per la costruzione della SS18 gli antichi resti vennero alla luce e divenne tappa obbligata del Grand Tour.

Oggi è possibile respirare quasi tremila anni di storia camminando lungo la Via Sacra, che venne riportata alla luce nel 1903, passeggiare tra le aree abitative del nucleo cittadino, l’area del Foro sistemata in epoca romana; indubbiamente l’attrazione più grande è rappresentata dall’area sacra, ovvero dai templi dorici. 

Camminando sorge spontanea la domanda: ‘’chi c’era prima di noi?’’. 

 Il ‘’prima di noi’’ è un concetto complesso da apprendere, la scuola in questo ambito ha un ruolo fondamentale, in quanto sapere cosa è successo prima ci permette di ricostruire un vissuto comune e di proiettarci nel futuro con più sicurezza appropriandosi delle proprie radici.

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