19 Settembre 2024

Tutti d’accordo che l’esposizione precoce e prolungata agli schermi di Tablet e smartphone può essere dannosa per lo sviluppo psicofisico di bambini ed adolescenti, per questo, molti consigliano di gestire con parsimonia il rapporto con la tecnologia. Secondo alcuni psicoterapeuti i bambini e i preadolescenti sono connotati in una relativa immaturità cerebrale che li rende impulsivi e facilmente eccitabili. Questi bambini, inoltre, sono meno capaci di fermarsi e non riescono a mantenere la concentrazione su ciò che fanno.

Questo bombardamento incessante di Smartphone e Tablet, offre un mondo alternativo in cui, è facile perdersi e isolarsi, ma ancor di più, il confine tra realtà e fantasia è labile e confuso, dove è facile, per una mente immatura, ritrovarsi fuori dalla realtà.

L’uso eccessivo della tecnologia può alimentare ansia e dipendenza. Le chat, i social network e i giochi on line, possono provocare e indurre, soprattutto negli utenti più fragili, il desiderio incontrollato di continuare all’infinito.

Oggi, quasi tutti i ragazzi sopra i dieci anni possiedono uno smartphone. La situazione ci è sfuggita di mano poiché ci siamo adeguati alla maggioranza, ed è necessario, per chi svolge un ruolo educativo, di regolamentare il rapporto tra minori e tecnologia prima che sia troppo tardi.

La strada che stiamo percorrendo sta rubando l’infanzia ai bambini, i quali, non sanno più cosa significa giocare all’aria aperta, come arrampicarsi sugli alberi, dove possono sperimentare l’equilibrio e le loro capacità fisiche e non sperimentano la noia, importante per attivare le loro facoltà creative. Non sanno cosa sia giocare nelle pozzanghere né sporcarsi nel fango, non ascoltano le favole con i loro ritmi lenti, in un mondo fatto di corse continue.

Questa crisi dell’infanzia rispecchia una profonda crisi interiore dell’adulto che non riesce più a prendersi cura di sè né degli altri, soprattutto dei bambini.

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