16 Settembre 2024

Se dovessimo fare un sondaggio all’impronta con i tifosi di calcio e chiedere quali modelli di partecipazione dei supporter alle società di calcio conoscono la risposta potrebbe essere una sola: Barcellona e Real Madrid. Dimenticando l’esperienza tedesca, inglese, perché il tipo spagnolo consacra negli anni nell’immaginario collettivo, complice il blasone delle due città-Stato, l’idealtipo della presenza dei tifosi nelle società calcistiche. Anzi, ça va sans dire, l’espressione azionariato popolare ricondurrebbe ai blancos e ai blaugrana. Dalle prime forme giuridiche che vedeva i club spagnoli associazioni senza scopo di lucro, causa il grande fardello debitorio delle società sportive spagnole, il modello rivisitato dalla legge (Ley del Deporte 10/1990) interviene sul contesto rivoluzionandolo e imponendo la trasformazione delle società calcistiche in una nuova forma, conosciuta come Sad (Sociedad aútonoma deportiva) con unico scopo sociale: società sportiva. Lo status delle icone iberiche, che tutt’oggi vive, non cambia pelle perché la legge lascia in vita un’eccezione: residuano come associazione sportiva senza scopo di lucro Athletic Club, Barcellona, Real Madrid e Osasuna. Il grande seguito, le risorse che raccolgono valorizzando il marchio, ha lasciato intatto uno schema che ricorda quello tedesco ma differenziandosene: l’accesso alle cariche elettive, seppure contendibile, si mostra prevalentemente diverso perché chi vorrebbe candidarsi alla presidenza del club dovrebbe essere munito, ad esempio, di specifiche garanzie bancarie per il programma che attuerà. Lo testimonia l’assemblea di pochi giorni fa dei galacticos dove il quindicennale Presidente Florentino Perez, rivolgendosi all’assemblea dei soci, richiamando i valori del club “C’è una legione di tifosi in tutto il mondo. Milioni di tifosi si identificano con i nostri valori “, forte dei suoi successi, ha richiesto l’approvazione del nuovo nome della Ciudad de Real Madrid, il centro sportivo del Real Madrid, in Ciudad Real Madrid Florentino Pérez. Senza tuttavia esserne proprietario.

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