8 Settembre 2024

Il rosa veste la prevenzione 

Prevenzione, informazione, diagnosi precoce, cure, un “fil rose salvadonne” per sconfiggere il nemico numero uno della popolazione femminile.

Anche quest’anno il cancro al seno si conferma purtroppo il tumore maligno numero uno.

Esso rappresenta oltre il 30% di tutti i tumori che colpiscono le donne, con i circa 60.000 nuovi casi in Italia, facendo salire così ad oltre 900.000 le donne che avranno vissuto la nefasta esperienza del cancro al seno, delle quali circa 40.000 in fase avanzata.

Una realtà che richiede nuove strategie per raggiungere l’obiettivo finale: mortalità zero per cancro al seno. Un traguardo non inverisimile, vista la guaribilità che raggiunge attualmente l’85% dei casi e la disponibilità delle nuove tecnologie diagnostiche, dei trattamenti terapeutici intelligenti, della possibilità di prevenire questa patologia e della maggiore consapevolezza di noi donne al problema. La scoperta del tumore nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive con maggiore possibilità di guarigione. Allora la prevenzione costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente.

Intanto, nella nostra regione, lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne residenti in Campania e garantisce percorsi di qualità gratuiti in tutte le fasi.

Si rivolge alle donne: dai 45 ai 69 anni nelle Asl Na1 Centro, Na2 Nord, Na3 Sud, Caserta (D.c.a. 38/2016); dai 50 ai 69 anni nelle Asl di Salerno, Benevento, Avellino.

Si esegue annualmente su invito della propria Asl. Nelle Asl Na1 Centro, Na2 Nord, Na3 Sud e Caserta, la Regione Campania rivolgerà alle “Giovani donne” un programma dedicato per promuovere la cultura della prevenzione in epoca prescreening.

Prevenzione, informazione, diagnosi precoce, cure, un “fil rose salvadonne” per sconfiggere il nemico numero uno della popolazione femminile. E secondo noi, è importantissimo continuare a parlarne non solo in “Ottobre rosa” ma nel corso dell’intero anno, soprattutto sapendo che lo screening senologico porta ad una riduzione della mortalità per tumore al seno.  Perché dobbiamo investire in salute e non in malattia.

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