16 Settembre 2024

Coltivazione sostenibile del cotone: una prospettiva verde per un’industria tessile responsabile

L’obiettivo di Armani è quello di aumentare, in Puglia, la coltivazione del cotone, seguendo un sistema colturale rigenerativo più rispettoso dei cicli naturali, al fine di produrre una materia prima a ridotto impatto ambientale

Una volta, il concetto di sostenibilità evidenziava solo gli aspetti ecologici. Oggi assume un significato globale che tiene conto dell’ambiente, dell’economia, del sociale. A partire dagli anni ’90 si è diffusa la tendenza a valutare la sostenibilità di aree territoriali e di programmi di sviluppo delle stesse. 

Dalla prima borsa realizzata da Stella Mc Cartney con tessuto derivante da piante di banana, questo tessuto rivoluzionario che si è dimostrato resistente, impermeabile, completamente naturale e privo di plastica, all’iniziativa sperimentale di Armani che, di fatto, ha reintrodotto la coltivazione del cotone in Puglia, riscuotendo un notevole successo con il progetto denominato “Apulia Regenerative Cotton Project”, sostenuto da iniziative green proposte da Re Carlo d’Inghilterra, sotto il coordinamento dell’Istituto Forestale Europeo. 

L’obiettivo di Armani è quello di aumentare, in Puglia, la coltivazione del cotone, seguendo un sistema colturale rigenerativo più rispettoso dei cicli naturali, al fine di produrre una materia prima a ridotto impatto ambientale, per incrementare la biodiversità del territorio, la fertilità del suolo, il risparmio idrico e i servizi ecosistemici. L’industria tessile è una delle attività dal maggiore impatto sul pianeta, un problema da non trascurare, da cui l’impegno delle case di moda di produrre cotone rigenerativo agroforestale che, fino a poco tempo fa, era solo utopia. 

Dopo la piantagione iniziale di cotone estesa per un ettaro di terreno, avviata lo scorso maggio, la coltivazione si estenderà fino a 5 ettari. Nell’arco di 5 anni questo sito agricolo sarà tra i primi esperimenti sul campo, in Europa, a produrre cotone agroforestale. Rapporti scientifici regolari valuteranno le proprietà del cotone, i livelli di produzione e l’impatto ambientale. Una scommessa che avrà esiti positivi non solo sulla produzione interna dell’azienda di Armani ma anche sulle comunità locali.

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