16 Settembre 2024

Bioindicatori naturali

Le farfalle possono essere utilizzate come strumento di rilevazione della qualità ambientale in cui viviamo.

Le farfalle, grazie ai colori variopinti e alla leggiadria dei voli che compiono tra un fiore e l’altro, sono tra gli insetti più ammirati dall’uomo. Un incanto della natura, non solo bello da osservare, ma anche fondamentale per la conservazione degli ecosistemi naturali. 

Tra i tanti ruoli che svolgono, ce n’è uno molto interessante di cui tutti noi possiamo avvalerci: possono essere utilizzate come strumento di rilevazione della qualità ambientale in cui viviamo, in quanto sono considerate degli ottimi e rapidi bioindicatori.

La loro presenza o assenza, difatti, rappresenta un importante segnalatore dello stato di salute di un determinato ambiente, sia perché ne sono strettamente dipendenti nei vari stadi del loro sviluppo attraverso le piante nutrici, che stanno via via scomparendo a causa   dell’uso smisurato dei diserbanti, dei cambiamenti climatici e dall’introduzione di piante alloctone invasive, e sia perché, questi insetti colorati, hanno un’alta sensibilità verso i pesticidi, i diserbanti e tutte le sostanze inquinanti. Di quest’ultime perfino le più comuni ne creano una drastica riduzione, come ad esempio quelle emesse dai motori diesel che si trovano nell’aria che anche noi respiriamo ogni giorno.

Le farfalle, dunque, per vivere hanno bisogno di aria pulita e non contaminata. Quante farfalle avete visto oggi? 

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