8 Settembre 2024

L’importanza degli impollinatori è ampiamente sottolineata e costantemente ribadita per sensibilizzare le persone all’incredibile lavoro che questi fanno per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi del pianeta terra. I nostri piccoli amici trasportano il polline da una pianta all’altra, ma che cos’è il polline e perché è così importante?

Si tratta di una sottilissima polvere, generalmente gialla, formata da piccolissimi granuli prodotti dagli organi riproduttivi delle piante. La sua funzione è contenere e proteggere il gamete maschile durante il trasporto, a cura degli impollinatori, finché non arriva nei pressi di quello femminile, della stessa specie, e fecondarlo.

Il polline è ricco di proprietà nutrizionali e viene considerato uno dei cibi più completi in natura. È una notevole fonte alimentare per molti insetti e recentemente viene commercializzato anche per il consumo umano, grazie agli apicoltori che hanno imparato a raccoglierlo dalle api, che a loro volta lo accumulano per la produzione della pappa reale e per nutrire le più giovani del gruppo.

Nonostante gli impollinatori “ufficiali” siano gli insetti, dediti nel loro compito, il trasferimento di polline da una pianta all’altra può avvenire, seppur limitatamente, anche per mezzo del vento o altri portatori, sia accidentali che intenzionali. Ad esempio in Giappone per tradizione l’impollinazione viene effettuata manualmente dagli agricoltori con delle sottospecie di spazzole.

Malgrado le sue qualità, non a tutte le persone il polline è gradito, specialmente nella stagione dell’amore delle piante, che va da primavera fino ad estate inoltrata, quando le favorevoli condizioni climatiche agevolano un’alta concentrazione di questi granuli che si muovono nell’aria scatenando allergie nei soggetti predisposti.

Benché per alcuni questa minuscola polvere risulta fastidiosa, da essa dipende la nostra esistenza. Senza la sua diffusione le piante non riuscirebbero a riprodursi, di conseguenza con la loro assenza il pianeta diventerebbe sterile e quindi invivibile.

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