Aspettando l’arcobaleno

Quando si vede in cielo un arcobaleno la reazione è sempre di stupore e di meraviglia. Il suo apparire all’improvviso, sembra una magia che delizia gli occhi e il cuore di grandi e piccoli. L’arcobaleno è un fenomeno luminoso che genera una fascia di colori a forma di arco che attraversa il cielo. Scientificamente è il risultato della refrazione dei raggi solari sulle gocce di acqua sospese nell’atmosfera e che dona quella percezione di colori luminosi. Non a caso, è visibile dopo un temporale.

Nella Genesi l’arcobaleno rappresenta un patto tra Dio e l’umanità. Compare per la prima volta dopo il diluvio universale a solenne promessa di non inondare più la terra.

È stato, quindi, simbolo di pace e di accordo. I colori dell’arcobaleno sono 7 e si presentano come un continum di passaggi cromatici. Ad ogni colore si associano significati specifici. I colori caldi rappresentano sentimenti positivi come l’amore, la passione e la vitalità. Quelli freddi, invece, serenità e tranquillità. L’arcobaleno si presenta a forma di arco, che è simbolo della fertilità e della prosperità, dunque esso rappresenta la femminilità, la generatività, la nuova vita, il prosieguo della generazione e la nascita.

Durante il periodo della pandemia l’arcobaleno è stato scelto per accompagnare la frase andrà tutto bene proprio perché simboleggia la speranza, dona sollievo, fa respirare un soffio di pace e di serenità…

Il fenomeno atmosferico è il passaggio dal temporale al cielo nuovamente limpido (come scrisse Leopardi: “la quiete dopo la tempesta”). Secondo Osho, l’angoscia dell’uomo nasce dal fatto di voler scegliere solo ciò che gli sembra bello, vuole solo l’arcobaleno, invece deve essere consapevole che questa manifestazione di luce non può esistere senza la nuvola oscura, per cui deve imparare ad amare la pioggia se desidera ammirare l’arcobaleno. E di pioggia in questa “pazza primavera” ne sta cadendo proprio tanta e ogni giorno siamo dietro i ventri speranzosi che presto possa spuntare un arcobaleno per porre fine a queste interminabili giornate uggiose.