16 Settembre 2024

Le ruote forate dell’Istituzione

Una pista che parte da Salerno e attraversa un lungo tratto della costa Sud può cambiare il volto del nostro litorale

La città norvegese di Bergen, tra una settimana, aprirà il tunnel pedonale e ciclabile più lungo d’Europa. Un progetto, tutto finanziato dallo Stato, che attraverserà la montagna Løvstakken. L’obiettivo è ridurre il traffico in città, diminuire le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, combattere l’inquinamento. Esso sarà dotato di opere d’arte per rendere meno claustrofobico il percorso, e un’illuminazione dinamica e colorata creerà un’onda di luce quando un ciclista o un pedone entrerà nel tunnel. L’Italia, dal canto suo, vanta una delle più lunghe piste ciclabili europee, 131 km di percorso nella incontaminata natura abruzzese. E in Campania? Abbiamo scoperto che, nel giugno 2020, in seguito alla stipula di un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Capaccio Paestum, Salerno, Pontecagnano Faiano, Battipaglia, Eboli e Agropoli, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finanziato, per 21 milioni di euro, una pista ciclabile intercomunale. Così come è stata immaginata, questa partirà dall’ultimo tratto del Lungomare di Salerno, attraverserà tutta la litoranea per raggiungere il Parco Archeologico di Paestum e una pluralità di siti storici, archeologici e naturalistici presenti su tutto il tutto il territorio, realizzando così un’infrastruttura di richiamo turistico ed ecocompatibile con l’ambiente circostante. Allora, viste le caratteristiche della pista, e considerata la presenza, lungo il suo percorso, di beni culturali di inestimabile valore, tra cui un sito che è Patrimonio Unesco, non ci resta che sperare che i 21 milioni di euro che il Ministero ha messo a disposizione vengano utilizzati al meglio per la rigenerazione e valorizzazione del litorale Salerno Sud. Perché una pista che parte da Salerno e attraversa un lungo tratto della sua costa sud può cambiare finalmente il volto del nostro litorale. Intanto, fra due mesi, saremo al terzo anno di un finanziamento di cui non si parla, ma di cui, soprattutto, i cittadini non fruiscono.

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