19 Settembre 2024

Diamo peso alla Vita

Ogni anno migliaia sono le persone che soffrono di disturbi alimentari. Il 95% delle persone affette da DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) sono donne di ogni età, la fascia più colpita resta quella adolescenziale.

La pica (ingestione di sostanze non commestibili), il disturbo della ruminazione, il disturbo evitante restrittivo di cibo, l’anoressia e la bulimia nervosa, l’obesità, il disturbo da binge eating (abbuffate compulsive), e nuove forme ancora…

Ogni anno migliaia sono le persone che soffrono di disturbi alimentari. Il 95% delle persone affette da DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) sono donne di ogni età, la fascia più colpita resta quella adolescenziale. Anzi, in questi ultimissimi anni si è verificato un abbassamento dell’età: otto, nove anni. Bambine, per “gioco” o disagio, tentano di conformarsi ad ideali estetici che vengono vomitati quotidianamente dai social; la conseguenza è data da un altissimo rischio di danni permanenti per la salute, in taluni casi la morte, causati quasi sempre dalla malnutrizione. 

In uno Stato che si dichiara assistenziale, urgente e fondamentale è lavorare in maniera congiunta: istituzioni, scuola, associazioni, famiglie al fine di avere un riferimento strutturale per un intervento precoce a sostegno di chi è affetto da tali patologie, perché ci deve essere chiaro che i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) sono un problema di sanità pubblica. 

All’interno della vita di una persona, il disturbo alimentare segna un confine sottile, talvolta ben nascosto, tra normalità e patologia, e quell’atteggiamento che si trasforma in malattia necessita di essere combattuto tutti insieme per garantire dignità alle tante, troppe, persone che ne soffrono e tirarli fuori dal loro isolamento e dall’indifferenza collettiva. 

E’ chiaro che i disturbi alimentari vanno al di là dell’appetito. Il peso di un fiocco lilla che da un trentennio lotta per scoraggiare disinteresse e creare una rete di solidarietà in contrapposizione al senso di abbandono, di omertà. Un fenomeno sottovalutato, tanto che non ci accorgiamo che è già epidemia sociale e che non ha fame di solo pane, ha fame di vita.

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