Format, regole e tifosi

Champions League nuova, mondiale per club inedito, la prossima coppa del mondo rinnovata, format che rimettono in gioco il calcio, sembrano andare tutti in una direzione: i desiderata dei tifosi. Lo dice il rapporto Deloitte, quando muovendo dal primo pillar “Live the game”, al terzo dei fondamentali che lo identifica, “Format di partite e di Campionato”, fa sua l’indagine a campione sui tifosi, sottolineando come quest’ultimi, soprattutto i più giovani, accoglierebbero un cambio dei format. Il 54% sarebbe favorevole ad una revisione dello stesso format. Andando più a fondo, tuttavia, l’analisi coglie altro: la modifica delle regole del gioco in una alla comunicazione più trasparente delle decisioni arbitrali. La maggioranza degli appassionati, i due terzi, si mostrano predisposti ad accogliere un cambio: un check delle regole del gioco, alcuni progressi ci sono stati in questi anni, con una più marcata prospettiva di revisione sulle regole VAR che tanto hanno inciso dal 2017 in Italia, prima nelle competizioni internazionali. In questo caso il 78% vorrebbe una maggiore trasparenza nelle decisioni del VAR, diversamente, sulle regole, in particolare il tempo di gioco vede il 68% propenso ad una sua variazione. In questo ambito sono ricomprese modalità di applicazione differenti che vanno dalla riduzione delle partite alla rivoluzione del tempo effettivo. Il format, seppure dentro questa cornice, impatta di meno sulla traiettoria del cambiamento, subendo la visione tradizionalista: troppa è la paura del nuovo che arretra innanzi alla certezza di una strada sicura. Certezza che la Superlega, progetto di competizione calcistica, due anni orsono, ha fatto vacillare provando a riorganizzare la Coppa dei Campioni. Gli esiti della sentenza, scaturita al riguardo, mettono un punto: le norme delle Associazioni FIFA e UEFA sulla autorizzazione per nuove competizioni per club sono contrarie al diritto comunitario. Un passo in avanti o indietro per i tifosi? La domanda di fondo dovrebbe essere questa, secondo gli organizzatori, i fans come al solito non pervenuti. Ma non a causa loro, come sovente accade.
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