29 Aprile 2024

Cosa ci fanno insieme un giovane studente francese di Architettura della Federico II ed un uomo di una certa età che, a guardarlo, ci convince a pensare di averne viste, affrontate, vissute tante..? Ci raccontano la vita, le sue attese; ciò che l’uno, con positività, aspetta cosa essa sicuramente sarà, e l’altro, la rassegnazione di ciò che è stato, e ciò che diversamente proprio non potrà essere. Un po’ di riflessione, e tanta tenerezza, accompagnano questa nostra fotografia. Una fotografia di “pancia”, perché in essa è racchiusa l’incognita di ogni esistenza umana. I percorsi che l’uomo, con giovane determinazione, riesce a tracciare e come, fragilmente, lungo la via, sa pure perderli. E perdersi.

I più dicono che la street fotography sia un genere fotografico che riprende i soggetti in maniera spontanea e reale in luoghi pubblici, arricchendo questo concetto con un po’ di filosofia…Secondo noi, invece, la fotografia di strada è vera e propria narrazione, volta a raccontare la vita, cogliendo – attraverso la percezione di umori, odori, colori, sguardi, le smorfie e i sorrisi – l’intensità di una verità soggettiva, quella di chi scatta, contro ogni ragionevole certezza di carattere oggettivo, che siamo capaci a vedere. Sentire. C’est la vie!

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