16 Maggio 2024

Il tifoso, l’esperto, l’ordine delle cose

Basta un rapido giro sui social per toccare di tutto: rassegnazione, risentimento, rabbia ed altro. Colpe, tante, meriti, questi sconosciuti, che giungono come eco dall’ultimo incontro. Scendendo i gradoni malandati dello Stadio, mesti i tifosi, in silenzio, raggiungevano la casbah dei parcheggi, avvertendo come quella discesa “agli inferi” potesse di nuovo rievocare un posto che nessuno più pensava di sfiorare: le serie minori. 

Quel silenzio albergava raccontando la potenza del sentimento, ma facendo da contraltare agli esperti, pronti a invocare sempre responsabilità certe quando si perde, a differenza di quando si vince, perché in quel caso i risultati si fanno figli del fato. Basterebbe tuttavia far declamare i fatti dell’ultimo triennio: nessuno nega che la massima serie sia stata trovata, da chi la Bersagliera ce l’aveva portata, ma sarebbe inverosimile non ammettere che chi l’aveva trovata non avesse fatto di tutto per mantenerla, quando il caos dominava. Soccorrono le parole del vate Sabatini che suggellava quella coda di stagione straordinaria, sostenendo che sono risibili i commenti sui pochi punti nella classifica 21-22 con un lapidario inciso: “le altre non li hanno fatti”. 

Le immagini della scorsa annata, incalzate dai fatti, ci offrono una luce chiara: è vero Sousa ha conseguito il premio ambito, la salvezza, ma costui è riuscito ad approdare in porto dopo che quella nave, pur in avaria particolare, ne aveva toccate 21 già di rotte. E chi se non il comandante di quella nave ha ripreso la giusta via, consentendo a tutti di giungere salvi. Quest’anno, ahimè, presumendo di aver imparato tutto, si è sbagliato financo nelle correzioni di rotta. Non saremo certo noi a far il bilancino delle colpe ma chi guida ha la responsabilità e se i risultati sportivi da giugno 2023 mancano, quelli societari tentennano, qualcosa vorrà pur dire. Nulla è perduto se la crisi si fa viva per farti riflettere e trovare le giuste misure, ben sapendo che a volte “il calcio, si sa, è la più pirandelliana delle attività, dove la verità viene spesso sminuzzata e ricomposta nell’ordine sbagliato”.

About Author