19 Settembre 2024

Ormai parliamo più dell’Intelligenza Artificiale che di quella Naturale. E allora ben venga la Brain Awareness Week a ricordarci dell’importanza della nostra scatola grigia, che è il software più potente e delicato che si trova in natura. Dopo averlo idolatrato e svilito con la falsa dicotomia corpo-mente, abbiamo imparato a considerare «the brain» come una parte del corpo che dialoga con tutte le altre. La nostra cabina di regia, suscescittile a tutte quelle condizioni che la fanno funzionare bene, o male, oggetto di infinite ricerche. Il cervello, sappiamo che c’è ancora molto da scoprire sul nostro amico – forte e fragile – a 100miliardi di neuroni.

Per noi, un aspetto affascinante riguarda il rapporto tra arte e la stimolazione della plasticità neuronale. Fare arte modula l’attività neurale ed è un canale per migliorare la funzione cognitiva, motoria e il benessere generale. Nella fattispecie, scattare una foto al giorno migliora la salute. Questi i risultati di una recente ricerca inglese. Lo studio si è concentrato su un gruppo di persone impegnati nel quotidiano in progetti fotografici. Ogni giorno questo gruppo di persone, tra i 20 e i 60 anni, ha scattato una fotografia. Al termine della ricerca gli studiosi hanno osservato che i partecipanti avvertivano un maggiore benessere psicofisico. Ciò grazie all’autocura, alla possibilità di guardare dentro la propria vita.

La fotografia è un’idea, è creatività, per raggiungere un fine. La macchina fotografica è il mezzo per esplorare i fatti e le emozioni, per raccontare una storia, a volte, la propria storia.

“Il sole di prima mattina iolumina una ragnatela.

Ma è stato il buio della lunga notte ad impreziosirla…

Con polvere di stelle.”

Perché la fotografia può essere insegnata soltanto in parte, tutto il resto, tra immaginazione e realtà, sta nella magica “scatola nera” di chi scatta.

About Author