16 Settembre 2024

Di sabato a Janskerkof, una delle tante piccole piazze di Utrecht dai caratteri sempre uguali, c’è il mercato dei fiori. Un appellativo piuttosto generoso per un paio di bancarelle che ricoprono una superficie dai pochi metri quadri, dove la gente acquista piantine da cucina, erbe aromatiche e tulipani.

Sono sicura sia esposto molto altro, ma la mia conoscenza si rifà a ciò che vedo la gente maggiormente portare sottobraccio tra fogli di carta marrone, ossia rosmarino, basilico e tulipani dai colori sorprendentemente chiari. Quest’ultima tipologia spesso ce la si autoregala, non so se per farsi una coccola o semplicemente per entrare nella parte del personaggio misterioso che cammina per strada, magari con un paio di cuffie grandi sulle orecchie e un giacca di pelle. Mi chiedo quanti comprino qualcosa per qualcun altro, e quanti in silenzio vorrebbero. Talvolta, mi domando quanti vorrebbero acquistare dei fiori per se stessi ma non osano, e quanti come me dei fiori non saprebbero che farsene. In tutta onestà, io al mercato del sabato a Janskerkof non ci vado quasi mai, ma riconosco sia una tradizione tenera e forse anche necessaria. Chissà cosa pensa di chi ha davanti chi i fiori li vende, deve essere un lavoro emozionante a volte.

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