16 Maggio 2024

È il 9’ minuto di Salernitana Fiorentina della stagione della celebre rimonta granata, innanzi alla bolgia umana presente allo stadio Arechi, molti avrebbero detto alla Bombonera sudamericana, paragonando il principe degli stadi alle scenografie umane fatte di calore e canti nell’infuocato stadio argentino, Milan Djuric, boa dell’attacco del Cavalluccio, bruciando sull’istante il difensore Igor dei Viola, svetta nel cielo regalando alla Bersagliera punti preziosi nel cammino verso il paradiso calcistico. Inarrestabile, dotato di quello che tanti amano chiamare terzo tempo e come qualcuno ha sostenuto “cercando di far somigliare il gioco del calcio al volo, avrebbe potuto funzionare chissà per quanti anni ancora”. Ed invece no, con un passo indietro, la società decide di non far sventolare quella che era oramai una bandiera che scaldava i cuori granata, sottovalutando quelle parole sbandierate da un’altra icona granata, Roberto Breda, che a tal proposito aveva avvertito tutti dicendo “dal punto di vista tattico c’è stata una grandissima perdita che è quella di Djuric, che faceva gioco senza fatica, saltando il pressing avversario grazie a una torre. E come spesso accade, il tempo galantuomo avrebbe presentato il conto, perché ripetendo le parole del centrocampista granata le difficoltà sarebbero emerse a tutto tondo in quanto “con gli attaccanti a disposizione adesso c’è bisogno di maggior manovra. Nelle transizioni, giocando palla a terra, rischi di prendere delle ripartenze”. Che ci sono state, a danno dei granata, in parte compensate lo scorso anno dal fuggitivo Dia ma che puntualmente sono ri-tornate a bussare alla porta questo campionato ma senza quel porto sicuro che il bosniaco a tratti poteva garantire. Anzi chi dalla porta era stato allontanato, perché non adeguato, per un’ironia della sorte è tornato alla casa madre, dimostrando ancora una volta di mancare l’appuntamento. Il dinoccolato Simy lascerà il posto alle nuove leve persuase dal talento inarrivabile di Walter Sabatini di “scortarlo” verso quel 5%, insieme ai tifosi, sperando che si faccia ammenda di quel 95% perso per strada. 

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