16 Settembre 2024

L’azienda Lego nasce come impresa familiare, un’attività che è stata tramandata di padre in figlio. L’inventore dei Lego è stato Ole Kirk Christiansen, un falegname di Billund, in Danimarca. L’uomo nel 1916 aprì una piccola falegnameria in cui si occupava di mobili. Dopo un incendio che distrusse la sua bottega e dopo la crisi del 1929, il falegname ai dedicò anche alla produzione di oggetti in miniatura e fu proprio da questa attività che ebbe l’idea di produrre giocattoli. Iniziò realizzando camion, salvadanai, automobili, ma i guadagni erano pochi, perché poche erano le persone che potevano permettersi di acquistare giocattoli per bambini. Kirk non si perse d’animo e nel 1934 diede il nome di Lego ai suoi giocattoli.

In seguito, anche il figlio Godtfred iniziò a lavorare con lui e, quando si diffuse l’utilizzo della plastica per i giocattoli, i due ebbero l’idea di creare un camion formato da diverse parti assemblate a incastro. Da lì il passo verso i mattoncini fu breve: nel 1947 padre e figlio realizzarono i primi esemplari di mattoncini assemblabili.  Nel 1949 la Lego iniziò la produzione vera e propria dei mattoncini Lego. Nel 1960 un incendio distrusse gran parte del magazzino dei giocattoli di legno, evento che accelerò il processo di abbandono di quel materiale a favore della plastica, migliorando di anno in anno la forma e la modalità di incastro, fino ad arrivare al prodotto, noto in tutto il mondo, che conosciamo oggi.

Al momento, sul mercato secondario, quello dei Lego è florido: i prezzi crescono dell’11% all’anno, più velocemente dell’oro, delle azioni e delle obbligazioni.

Siamo abituati a pensare che le persone acquistino oggetti come gioielli, oggetti d’antiquariato o opere d’arte come investimento. Siamo abituati ai luoghi comuni…Un mercato enorme che non è conosciuto dagli investitori tradizionali. Non a caso il nome Lego è nato dall’unione di due parole danesi, ossia “leg godt”, espressione che significa “gioca bene”. Queste costruzioni continueranno sempre ad appassionare, per ragioni diverse, milioni di bambini e adulti.

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