16 Settembre 2024

Zucca da filare

I contadini di Aquilonia per assicurarsi la disponibilità di questo prezioso alimento raccoglievano le grandi zucche bianche nel tempo della maturazione, le tagliavano e le essiccavano al sole.

Uno degli alimenti poveri della tradizione contadina meridionale, in particolare irpina, è la zucca. Un prodotto disponibile su tutte le mense. Nei tempi passati, di povertà alimentare, la zucca è stata “forzato sostituto” di un cibo più nutriente, ma disponibile solo sulle tavole dei benestanti e di chi potevano permetterselo. Oggi però ritorna di moda, vuoi per curiosità di viaggiare tra gli antichi sapori, vuoi perché al contrario dei tempi passati, oggi il “cibo leggero” è necessario per contrastare la cattiva alimentazione della società dei consumi, con i suoi eccessi di zuccheri e di grassi. 

Ad Aquilonia, in Alta Irpinia, qualcuno ha rilanciato l’arte ed il gusto della zucca “a strisce”. 

I contadini di Aquilonia, infatti, per assicurarsi la disponibilità di questo pur prezioso alimento raccoglievano le grandi zucche bianche nel tempo della maturazione. Poi alla fine dell’estate le donne, abili e veloci con il coltello, le svuotavano dei semi, le affettavano in strisce sottili e lunghe, le corregge (o “currèsce” o “crusciùle” nella lingua locale) che venivano messe a cavallo di lunghe canne, appoggiate a due sedie, ad essiccare al sole. Ed era uno spettacolo vedere presso gli usci delle case nelle prime brezze di settembre questi graticci carichi di “currèsce” esposte al sole per giorni, mosse al vento forte della collina, certo piene di polvere, ma a quel tempo, nessuno ci faceva caso. La sera le canne cariche venivano portate all’interno, al riparo dall’umidità della notte. Una volta essiccate per bene, le strisce di zucca venivano conservate per l’inverno. Nel tempo freddo di dicembre, la Vigilia di Natale o in altre occasioni, i “crusciùle” di zucca venivano tirati fuori dai sacchi, messi un poco a bagno e soffritti per essere mangiati con peperoncini molto piccanti o con baccalà o anche da sole.  Oggi qualche donna anziana ancora ne produce per sé. Ma qualche giovane ne ha rilanciato la produzione avviando una piccola attività artigianale, contando magari sulla potenza del web.

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