Basta poco, che ce vo’?

Comodamente seduto al tavolino di un bar per un caffè, sono stato rapito da un gesto semplice e inconsueto… Annalisa, di professione parrucchiera, fronteggiando tutte le contrarietà, stava facendo uno shampoo ad un senzatetto, seduto su una panchina, di fronte al negozio dove lavora.

Mi sono alzato e mi sono avvicinato ad Annalisa e Gennaro, questo il nome dell’uomo che ha raccolto la dolcezza del gesto e, ho chiesto se potevo scattare una foto, a testimonianza di quel momento di grande umanità.

Annalisa, istintivamente ha detto di sì, anche se era consapevole che quell’atteggiamento avrebbe potuto metterla in difficoltà con il datore di lavoro. Ma qualcosa più forte di lei la spinge ad aiutare chi è in difficoltà e, per questo, era disposta anche a subire un richiamo verbale dal titolare.

Gennaro, è una delle tante persone che, sfortunatamente, dopo la pandemia, la vita lo ha messo in ginocchio e vagabonda per le vie delle città, abbandonato dalle istituzioni e dalla società. Non si è scomposto durante la mia azione, anzi, ha colto la palla al balzo per chiedere un aiuto.

Finito di asciugare i capelli con la carta assorbente, Annalisa mi sorprende ancora con la sua genuinità dicendo «Basta poco per migliorare la propria e l’altrui vita, anche con un semplice gesto». Non è la prima volta, infatti, che la sua sensibilità ha guidato le sue mani e il suo cuore, in piccoli, atti di umanità, compiuti in favore di chi è meno fortunato, ma non per questo, da lasciare al suo destino.

Mi auguro che altre persone, principalmente giovani, possano seguire Annalisa in questi piccoli momenti caritatevoli e spero che le istituzioni possano trovare le soluzioni, affinché i “tanti Gennaro”, possano avere un tetto e la possibilità di mantenere il proprio decoro e la propria dignità.