8 Settembre 2024

Children, come pietre vive

È stato inaugurato il parco “Pietre Vive” a Giovi, zona collinare di Salerno.

Gli Stati membri riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età – Convenzione sui diritti dell’infanzia (art. 31)

Quanti di noi hanno aspettato con trepidazione, e per decenni, che Giovi, zona collinare di Salerno, avesse finalmente un parco. Ieri l’altro, in pompa magna, è stato inaugurato il parco “Pietre Vive”, o meglio, il suo campo di calcetto, in attesa di futuri sviluppi!

Banda musicale, animazione, canti, esponenti politici e cattolici. Un taglio del nastro dal sapore di una succulenta pasta e fagioli e leccornie varie, soprattutto accompagnato dal grido entusiasta di una solenne promessa “Questo parco s’ha da completare!”

Se pensiamo all’infanzia, una delle immagini che più facilmente fa capolino nella nostra mente è quella di un parco pieno di bambini che giocano. I parchi non sono soltanto posti dove i bambini possono divertirsi, ma vere e proprie palestre per lo sviluppo della loro personalità e della loro salute. Allora, comprendiamo bene quanto sia fondamentale garantire l’esistenza di questi spazi.

È un diritto fondamentale dei bambini, ed una società civile ha il dovere morale, non meno importante quello istituzionale, di contribuire a formare persone – e futuri adulti – sane e felici.

Ce lo ricorda il poeta salernitano Alfonso Gatto “Ogni uomo è stato un bambino”.

La segreta e profonda aspirazione, sottintesa nei suoi versi, è che gli uomini più che dire «io sono», ed evidenziare quello che sono, diano importanza a ciò che fanno per gli altri, tutti gli altri!

I bambini, ignari, esattamente come “pietre vive”, sono dotati di una straordinaria espressione di adattamento alle condizioni più impervie, al fine unico di socializzare, imparare, sperimentare, divertirsi, vivere.

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