8 Settembre 2024

Natività del Santo Patrono a Castel San Lorenzo

La festa patronale è preceduta da una novena durante la quale i fedeli si riuniscono per venerare il Santo Patrono e i quattro protettori S. Cosma, S. Damiano, S. Francesco Borgia e S. Luigi Gonzaga.

San Giovanni Battista, patrono di oltre 200 comuni italiani, fra cui Firenze, Genova, Torino ed anche di alcuni piccoli Comuni nel salernitano, come Castel San Lorenzo. Alle 6 di mattina del 24 giugno, un colpo pirotecnico nell’aria annunzia che le celebrazioni liturgiche hanno inizio. Pellegrini, fedeli e nostalgici verso la Chiesa Madre mentre non mancano le “baracche” dei venditori ambulanti, con torrone, noccioline, luci e giocattoli per i piccoli e non solo, poichè anche gli adulti qualcosa alla fiera la comprano per rivivere l’intimo ricordo d’infanzia, quando l’arrivo della festa era anche la promessa di un regalo.

Intanto, sul far del mezzogiorno, si prepara la processione con il Santo Patrono che andrà in giro per i “quattro cantoni” del paese, accompagnato da fedeli e nostalgici ma anche da quattro statue di Santi con cui condivide la Chiesa; tutti insieme le cinque statue escono dalla Chiesa per avviarsi in processione, ma non prima di aver benedetto la Valle del Calore in due suggestivi minuti di silenzio scanditi da colpi nel blu del cielo.

E parte la processione sotto la canicola e mentre si viaggia per il centro storico si giunge ai banchetti posizionati in ogni “cantone” per far sostare i Santi e dove si trovano altri tavolinetti su cui vengono poggiati, a disposizione di tutti, bicchieri di vino bianco fresco. Facile immaginare che questa sia la processione più allegra mai vista, grazie al vinello dolce che pare disseti più dell’acqua. Perché a Castel San Lorenzo, si dice, che può mancare l’acqua ma non certo il vino.

E sia vino, sia festa e sia l’allegria e sia congiunzione con il lontano passato dove altri bimbi ed altri adulti hanno vissuto la stessa festa e la stessa allegria, cantando “quanto è bello il Santo” mentre i giovani si sorridevano schietti delle segrete intenzioni.

Come Massimo Venturiello, co-autore della canzone Il Terzo fuochista, cantata da Tosca a Sanremo nel 2007, che da bambino fu fortemente colpito dalla festa dei Santi del suo paese natale, Castel San Lorenzo, tanto da fargli comporre il brano.

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