16 Settembre 2024

La Melanconia del Parco dimenticato

L’area con i piccoli interventi a macchia di leopardo, risulta ancora essere in un mortificante degrado.

Inaugurato nel 1998 dal presidente Scalfaro, fra i più grandi d’Europa, il Parco del Mercatello, con i suoi 10 ettari di estensione, costituisce un vero e proprio polmone verde nella zona orientale della città. 

Con un finanziamento della Regione Campania di oltre 4milioni e 600mila euro, nel settembre 2022, si è dato il via ad un’operazione di restyling dello stesso: un nuovo ingresso, una collina di pioppi, un nuovo viale centrale, una ludoteca all’aperto, un roseto ed un solarium, una nuova serra ed un’area dedicata alla sosta, lo sport ed eventi all’aperto. Trecento giorni. Questo, il termine fissato per la consegna di un volto nuovo del parco, o per una corsa contro il tempo?

Intanto, giorno 17 giugno 2023, il Parco del Mercatello, in un noto e mortificante degrado, tra i nuovi, piccoli interventi a macchia di leopardo, ad oggi, risulta ancora essere dotato delle sue note e malridotte quattro aree tematiche: “area naturalistica”, lungo il torrente Mercatello che sfocia nel laghetto; “area del giardino mediterraneo”, caratterizzata da colonne maiolicate ricoperte da rampicanti; “area del frutteto”, con alberi di agrumi; “area del prato”, una vasta radura erbosa.

All’interno del parco è possibile visitare il rock garden, dove è presente ciò che resta della serra che ospita una collezione di piante grasse, con ogni probabilità, tra le più ricche del sud Italia. Una res publica “calpestata”, che scandisce il tempo che è stato. Un tempo, ahinoi, dimenticato.

Quest’oggi si celebra la giornata internazionale del pic-nic, simbolo della bella stagione e della convivialità. E allora, per essere uno tra i più grandi polmoni verdi d’Europa, il parco non potrà negare ai suoi fruitori la possibilità di godersi la giornata all’aria aperta, in maniera spensierata, con un bel cestino colmo e in buona compagnia sul suo manto erboso… Nel frattempo, si corre, si gioca, si chiacchiera sulle panche di legno, si vive. Le ochette catturano l’attenzione, lo scorrere del fiume, le bibite fresche al baretto e il profumo delle pizze appena sfornate. 

Abbiamo provato ad imbandire la tovaglietta del pic-nic nel parco… che non c’è!

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