16 Settembre 2024

Quanto è salato il relax a mare 

Aumenti del 10-15% con punte del 20% per un tuffo a mare.

Ai rincari per benzina, pedaggi, bollette e spesa, quest’estate è da aggiungere l’aumento dei costi di gestione degli stabilimenti balneari e canoni già decisi dal governo ad inizio del 2023. Tutti questi aumenti gravano sulle spalle dei vacanzieri di tutto il Bel Paese, ultimo anello di una lunga e tortuosa catena.

In particolare sul nostro litorale, di circa 400 Km di costa, spiaggia, paesaggi selvaggi e non, scendere a mare e usufruire di sevizi offerti da gestori di strutture di balneazione, costerà in media tra i 13 e i 20 euro in più rispetto al 2022, inoltre in costiera Amalfitana e Cilentana non sarà difficile imbattersi in rincari ancora maggiori.

I costi vengono giustificati dalle categorie di settore dall’aumento dei costi di manodopera, della corrente elettrica e del gasolio, che per i gestori di struttura rappresenta un salasso in quanto la pulizia delle spiagge avviene con mezzi meccanici.

La costiera amalfitana e quella cilentana sono zone che vivono di un turismo composto spesso e in alcuni centri, soprattutto, di un turismo pregiato, fatto di persone che provengono da paesi esteri e ad alto reddito, pertanto il nostro territorio è costellato da grosse strutture ricettive, alcune di lusso, che decidono i prezzi da impartire. Ci saranno infatti strutture già costose da sempre, che rientrano ancora quindi nelle spese, e che hanno deciso di non incrementare ulteriormente i listini, altre più piccole che invece hanno aumentato di gran lunga, portando anche a 35€ giornalieri il noleggio di un ombrellone e due lettini.

Quindi quest’estate per tuffarsi a mare e noleggiare un ombrellone e due lettini si dovrà necessariamente sborsare qualche euro in più rispetto all’estate 2022, tenendo anche conto che le spiagge libere sono ormai inesistenti, una ogni due lidi.

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