16 Settembre 2024

Il voto dei fujenti

Fedeli esausti e con il cuore a mille varcano il Sacro Portone del Santuario della Madonna dell’Arco percorrendo la strada a piedi scalzi al solo scopo di portare a compimento il proprio voto.

Gli ex voto sono oggetto di ringraziamento che seguono un desiderio esaudito. Sono oggetti religiosi e possono assumere varie forme e sono fatti di materiali diversi con cui si rappresentano le parti del corpo malato o guarito, anche se, ai tempi moderni, possono essere rappresentati da volanti di automobili, da stampelle o da ricami o addirittura da dipinti in cui viene raffigurato il pericolo e l’avvenuto superamento di esso. Ci sono diversi tipi di ex voto, tra cui quello offerto come ringraziamento oppure quello propiziatorio, cioè destinato a sostenere una richiesta. Un ex voto è, dunque, una relazione di scambio e di dono tra il fedele e la divinità, ma soprattutto è un simbolo di fede e di gratitudine verso un Santo. 

Legata agli ex voto c’è la tradizione dei “fujenti” che si rinnova a partire dal lunedì di Pasquetta fin dal 1450, si tratta di un groviglio di emozioni forti che rende questo giorno struggente e ricco di pathos. Fedeli esausti e con il cuore a mille varcano il Sacro Portone del Santuario della Madonna dell’Arco, a Sant’Anastasia in provincia di Napoli e ci arrivano da moltissimi paesi, anche molto lontani, percorrendo la strada a piedi scalzi al solo scopo di portare a compimento il proprio voto, chiedendo alla Madonna una grazia per sé o per i propri cari o ringraziando per la grazia ricevuta. 

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