19 Settembre 2024

E’ stata inaugurata nella galleria d’arte de “Civico 23” la personale dell’artista Antonio Agresti. Il titolo della mostra trae spunto da un lavoro dello stesso Agre, sebbene, così come inteso dagli organizzatori, possa essere esteso a gran parte delle sue opere. “A gamba tesa” può considerarsi una frase il cui significato ci introduce, seppure indirettamente, nello spirito delle opere dell’artista. Non a caso lo strappo, l’assemblaggio, il riadattamento, ci pongono in una condizione di sorpresa, dal punto di vista percettivo naturalmente, se considerati come risultato di azioni dirette, aggressive, inaspettate, talmente “improvvise” da sembrare volutamente ingannevoli. Agre ricerca nella forma e nella natura degli strappi le matrici di composizioni nuove, che dalla superficie del supporto vanno verso un immaginario di nuove forme, colori e segni. Interpreta le chiazze di colore come vere e proprie pennellate, utilizza lettere e fonts, accosta materiali tra loro lontani, rendendo le proprie composizioni tanto concrete quanto astratte. I frammenti di codici e i brandelli di materiali affiorano da una stratificazione che ha il sapore di archeologia metropolitana, ma che va oltre la mera conservazione, Agre ridà infatti a questi materiale una nuova vita per bloccarne il degrado, per creare una poetica intrisa di nuovo.

Redazione | www.lafotonotizia.it

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