16 Settembre 2024

La meridiana di Perone

Tutto il repertorio di forme scultoree create da Perone, s’impone per la forte carica ironica e ludica, facendo il verso alle grandi sculture pop del maestro americano Claes Oldenburg

Lucio Perone, noto per le sue ironiche e surreali sculture pop, ha creato Ombre, una “meridiana d’autore” a forma di una gigantesca matita, sostenuta da un omino, che “cattura” la luce e la proietta sulle ore segnate sul pavimento della Piazza del Sapere. La “matita e gli omini” appartengono al vocabolario visivo dell’artista, fatto di oggetti quotidiani di grandi dimensioni con cui crea accostamenti innovativi ed insoliti .

Ombre è una scultura in acciaio, vetroresina e vernice(1000 x 250 x 250 cm) che l’artista ha donato all’Ateneo salernitano nell’ambito del progetto “Art on Campus. OverAll”.

Lucio Perone dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Benevento, nel 1994 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. 

Inizia la sua carriera espositiva nel maggio del 2000 realizzando quindici matite in pvc e resina per la terza edizione del progetto d’arte pubblica allestito sul colonnato di Piazza Plebiscito a Napoli dal titolo “Bandiere di Maggio”.

Tra le esposizioni principali, nel 2005 è invitato alla grande mostra “La Scultura Italiana del XX secolo” alla Fondazione Pomodoro di Milano, mentre nel 2014 è presente a “L’Eredità dell’arte” al The Jordan National Gallery of Fine Arts di Amman in Giordania. Nel 2016 fa parte delle mostre “Capricci” ad Aquapetra Telese Terme e “Materia prima” al Museo della Ceramica a Montelupo Fiorentino.

Le matite in pvc e resina sono il motivo più volte reiterato da Lucio Perone, il suo marchio di fabbrica. Le realizza in diverse dimensioni e materiali, collocandole, molto spesso, in improbabili posizioni, come appese al muro o “comodamente” distese su di una sedia. Tutto il repertorio di forme scultoree create dall’artista, fatto anche da formiche, conigli, talpe, uova, omini “fuori misura”, s’impone per la forte carica ironica e ludica, facendo il verso alle grandi sculture pop del maestro americano Claes Oldenburg.

©Francesco Vaccarella

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