La transizione necessaria
Siamo andati a trovare Margaret Cittadino, una figura di grande esperienza nel Sindacato e nella politica salernitana per rivolgerle qualche domanda sulle prossime elezioni comunali.
Siamo all’inizio di una campagna elettorale “distanziata”, pensi che questo produrrà qualche cambiamento nell’orientamento degli elettori? “L’attuale assetto di potere in città si avvia lentamente al suo esaurimento ma anche se vedo muoversi diverse realtà, alcune nuove e interessanti, non si intravede un’alternativa convincente, si procede ancora disuniti e talvolta con autoreferenzialità.”
Dunque, non vedi delinearsi un soggetto in grado di sostituire il sistema attuale? “Al momento no, non c’è nessuno come il De Luca di trenta anni fa, e bisogna dire che non fece tutto da solo. Seppe rappresentare la sintesi tra vari soggetti come il partito, il sindacato e le cooperative che all’epoca erano influenti mentre oggi sono più deboli. Questo ha l’effetto di rallentare il cambiamento… L’eredità del sistema attuale è piuttosto pesante per una sola parte politica, ad esempio, la situazione debitoria del Comune non permetterebbe a nessuno di attuare il proprio programma.”
E quindi? “Bisognerebbe dare avvio a una fase di transizione in cui un po’ tutti si assumano la responsabilità di affrontare i problemi più gravi e creare le premesse per un nuovo ciclo”.