Il potere di stare insieme
Al soldo di un evocativo ed efficace slogan, i moderni direbbero pay off, il potere di stare insieme, lo sport, quello del calcio, unitamente alle altre pratiche sportive, sulle ali di una metafora aggregante, non divisiva, né tantomeno ideologica, la passione dei tifosi di calcio, soprattutto nelle realtà più piccole, potrebbe incoraggiare un nuovo modello di sviluppo. Che tenga insieme non solo cori e bandiere dei propri colori ma faccia degli stessi vessilli una leva per superare un limite che vuole lo sport in alcuni casi considerato semplicemente un tempo di ricreazione. Anzi andando oltre: muovendo dalla partecipazione dei tifosi che investono nella squadra del cuore per recuperare dallo sport con pubblico più ampio le energie e metterle al servizio del movimento sportivo c.d. minore. Così facendo si ancorerebbe quel fermento legato al calcio, capace di coinvolgere e mobilitare ampie fasce di cittadini, a quello straordinario ambito di società, associazioni e iniziative che si muovono intorno alle attività dello sport di base. Con rilevanti ricadute economiche e generando effetti positivi all’intero territorio. Il come non è esercizio facile, ma un incipit, semplice quanto innovativo, il cui approdo sarebbe creare una rete che unisca il calcio agli sport minori, potrebbe nascere da chi utilizzando un approccio rivolto all’ascolto provi ad individuare i problemi dell’universo sportivo minore. Per poi validare il problema con dati reali e concependo soluzioni che possano eliminare se non limitare le barriere che spesso impediscono a tanti di avvicinarsi allo sport e ai suoi benefici. Sullo sfondo un ruolo meritorio e proattivo lo potrebbe ricoprire la società sportiva calcistica che accogliendo la sfida, insieme ad alcuni attori istituzionali e non del territorio, riprenderebbe le proprie radici dal secolare albero della polisportiva e in una prospettiva moderna di rete potrebbe, facendo sue le finalità, sostenerne l’impianto. Al pari dei tifosi, verso un cambio di passo dove il calcio ridisegna i confini dello sviluppo urbano, impianti sportivi compresi.