21 Ottobre 2024

Trevico: storia e cultura cinematogafica sulla terrazza dell’irpinia

Salire sulla terrazza dell’Irpinia, a 1090 metri sul livello del mare, costituisce una bella esperienza per chi ama i borghi antichi, i piccoli centri immersi nel verde, i paesaggi che l’Irpinia regala ai visitatori viste circolare, aperte, con l’occhio che incredibilmente spazia dal beneventano alla Puglia, dal Molise al Vulture e alla Lucania.

Trevico è questa terrazza d’Irpinia. Dai lembi di questo piccolo paese medievale, possiamo affacciarci su una delle viste più vaste e belle della Campania. Il paese è piccolo: poche stradine strette, poche case in pietra, strette intorno alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, cuore del paese, risalente al periodo normanno. Nonostante i vari rimaneggiamenti, la Cattedrale conserva ancora il suo fascino con l’elegante portale in pietra e affreschi e opere d’arte sacra di notevole pregio.Un altro simbolo di Trevico è la Torre Campanaria, una struttura antica che offre anch’essa una vista panoramica unica sulla vallata. La torre, parte di un sistema di difesa medievale, è oggi uno dei punti più suggestivi per chi vuole immergersi nella bellezza paesaggistica del luogo.

Alcuni amano pensare che il poeta latino Orazio nel suo viaggio lungo la via Appia da Roma a Brindisi, di cui parla nella celebre V Satira, possa aver viaggiato attraverso la zona in cui sorgeva l’antica Trevico, percorrendo magari una via secondaria come la via Via Eclanense, anche se non menziona il paese direttamente. 

Al centro del paese si trova il palazzo Scola, un elegante edificio settecentesco che un tempo ospitava una famiglia nobile locale, a cui appartiene il regista Ettore Scola, nato a Trevico nel 1931. A lui è dedicato il Museo “Ettore Scola”, che racconta la vita e le opere del celebre cineasta italiano. Il museo è piccolo, ma rappresenta un’attrazione culturale per gli amanti del cinema e offre un breve viaggio nel mondo del cinema italiano del Novecento.

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