20 Ottobre 2024

A volte ritornano, anche se su sponde diverse, i fatti protagonisti in parte nella stagione scorsa. Da un lato un calor di fiamma antica divampa e porta il proprietario del cavalluccio alla ribalta. Dopo mesi di assenza e silenzio lascia a qualche foto che lo vede sui campi da gioco della Bersagliera oltre ad un comunicato stampa il segnale di chi la sua roba la vuole mantenere in buono stato. Non solo, fa tabula rasa del passato aprendosi ad un confronto con un gruppo di ultrà. Dall’altro, la scena se la riprende il principe degli stadi Arechi che in Arus, non un personaggio mitologico ma l’Agenzia regionale campana per lo sport, trova un suo ulteriore riferimento allorquando il 15 ottobre si è materializzato quale ultimo termine per la presentazione delle offerte per la gara di riqualificazione degli impianti sportivi di Salerno: stadio Arechi e il Volpe temporary home stadium. Quattro le proposte secondo i rumors. Seppure di fattura diversa le due vicende, più vicine di quanto si pensi, fanno capolino nell’attualità. Il proprietario cioè chi con il calcio aveva sì fatto ingresso per il business ma voleva mutare le regole del gioco. Accettandole sia chiaro dall’inizio ma volendole cambiare in corsa in un sistema bloccato, capace secondo tanti di non rinnovarsi. Dove è bene dirlo, soffermandosi sul resto, lo stadio potrebbe rappresentare un valore per le società sportive. In che termini e in che modo non è dato ancora comprenderlo appieno. A Salerno sarebbe stato utile capirlo. Rileggendo altrove si parla di monetizzazione dell’evento dal vivo, una nuova frontiera poco aderente ai costumi italiani. Ebbene, la nuova frontiera sarà la fruibilità di uno spazio per un pubblico non solo interessato alla partita ma ad altro ad un evento. Quindi non solo ad uno spazio godibile sette giorni su sette. I valori che si stanno creando nello sport non riguardano solo i ricavi dei media. Tale sfondo a Salerno rimane in disparte, per ora(?), lo stadio rimane di proprietà comunale con un investimento regionale. Atteso che i fatti dicono questo. In un angolo i tifosi, spesso spettatori di questo tempo che fa balbettare la passione popolare.

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