8 Settembre 2024

Patrimonio Immateriale: Il rischio di perdita permanente se salta una generazione

L’Unesco ha una sezione speciale dedicata al riconoscimento del patrimonio immateriale dell’Umanità e ne annovera, ad oggi, seicento settantasette in centoquaranta Paesi del Mondo e gli elementi italiani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale sono sedici, fra i quali la Dieta Mediterranea, l’opera dei Pupi siciliani e la transumanza.

Anche la Regione Campania ha ideato e realizzato l’inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano, nel quale sono ricompresi alcune pratiche straordinarie come gli antichi festeggiamenti del carnevale, l’arte presepiale e dei coralli, le cente e ritualità liturgiche fortemente evocative.

La cultura del pensiero che diviene la maestria del saper fare; la cultura che viene tramandata di padre in figlio, di nonna in nipote in maniera puntuale e creativa, trasferendo il modo di vedere e di sentire, pratica e conoscenza.

Eppure basterebbe così poco per perdere tutto, basterebbe un salto generazionale di racconti e di insegnamenti per perdere larga parte di questo patrimonio che chiamano immateriale ma che in realtà è molto più materiale che altro in quanto si tramanda da bocca a bocca, di mano in mano, di sguardo in sguardo.

Possiamo noi dividere la materia dallo spirito? Ebbene, sia patrimonio immateriale ma che sia custodito e tramandato dalla materia.

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