18 Ottobre 2024

Sinallagma d’amore….ma con diamante

Ad oggi Salernitana Cagliari, ultima partita in programma vede più di 16000 spettatori paganti, ma andando a ritroso si può verificare che il dato paganti nelle 4 partite già disputate quest’anno rinvia ad un dato più confortante, legato alla partita di cartello, Inter, con 28805 spettatori, ovvero ad una statistica meno in linea con le aspettative della società ma soprattutto non poco distante dal numero di tifosi presente nelle due precedenti partite di Serie A affrontate con i sardi: 1998/99 30.771 presenze, 27.396 nel 2021/22. Anche se il confronto risulta impari va evidenziato che nel campionato più lontano gli abbonati erano significativamente di più, in quello recente il match, dopo il ritorno sugli spalti post Covid, significava, al pari di oggi ma in misura decisiva, la permanenza nel campionato di massima serie. Tuttavia, evitando di rimanere inchiodati alla cronaca, lo spunto riflessivo, che meriterebbe maggiore attenzione facendo sponda su altri elementi, rinvia inequivocabilmente al rapporto società tifosi, a quelle politiche che istituiscono un maggiore coinvolgimento, rimarcando che il legame tra le due componenti non si riduce al match. Inevitabile il richiamo alle parole incoraggianti del club quando il sinallagma d’amore si insinuava tra i cuori cittadini “è impensabile una biglietteria ancora statica, senza app, senza incentivazioni per le famiglie”. Qualcosa si è lanciato ma la strada è ancora lunga. Occorre maggiore incisività che si traduca in politiche di avvicinamento. Dall’altro un luogo dove la domanda dei tifosi possa trovare ascolto e la società si possa allineare alla metafora aggregante della città. Ed ancora gli stessi fans, con loro maggiore partecipazione voluta e attiva (anche patrimoniale) potrebbero strutturare un modello diverso, più community, meno commodity. L’esperienza tedesca dice questo, quella atlantica ci si avvicina ma per cultura e per risorse economiche trova altre strade. In Italia ci sono leggeri abboccamenti, Salerno e i suoi fans potrebbero aprire un varco decisivo: la metafora aggregante potrebbe diventare parte, più di un fan. 

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