16 Settembre 2024

Disuguaglianza Salariale

Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di lavoro svolto, con un divario retributivo medio di genere pari al 13%. Ciò significa che, per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna percepisce 0,87 €.

A parità di mansione, lo stipendio di un uomo é più alto di quello di una donna. Nei fatti, le donne, ancora oggi, subiscono sul mercato del lavoro disparità di condizioni retributive.

Anche se negli ultimi anni il divario si è ridotto, non c’è da rallegrarsi. Le disparità continuano ad essere considerevoli e il lieve livellamento registrato è in buona parte dovuto al fatto che gli uomini – a causa della crisi – guadagnano di meno e non a un miglioramento delle condizioni salariali delle donne. Il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro è sancito dai trattati dell’Unione fin dal 1957 e sarebbe ora di farlo valere realmente.  

In effetti dalle ultime cifre – appena rese note – risulta che nell’Unione Europea, il divario retributivo di genere – cioè la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne – è ancora del 16,2%.

Ergo, le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di lavoro svolto, con un divario retributivo medio di genere pari al 13%. Ciò significa che, per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna percepisce 0,87 €.

Una tale conclusione non può che essere in relazione a contesti aziendali in cui non viene applicato il contratto collettivo, quindi realtà ai limiti o al di là della legalità.

Appare chiaro che in Italia il “gender pay gap” è fondamentalmente collegato alla discontinuità lavorativa delle donne, fenomeno che ancora una volta trova la sua causa nel fatto che l’attività di cura familiare in generale grava su di noi, riducendo le nostre chances occupazionali e di carriera. 

Intanto… mamma di giovane donna emigrante in cerca di migliore collocazione.

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