Il piacere del Borgo

Anche quest’anno il nostro territorio si è confermato tra i viaggi più ricercati in Italia, dalla Costiera Amalfitana a quella Cilentana, passando da Paestum, Acciaroli, Palinuro: tutte mete turistiche molto gettonate. Ma l’estate trascorsa è stata particolarmente ricca di pettegolezzi, critiche e commenti. Sulle piazze cittadine e su quelle virtuali, il Cilento e la Costiera Amalfitana hanno fatto discutere, nel bene e nel male. Attaccando o difendendo gli imprenditori del settore e non solo.

Addirittura qualche blogger d’oltreoceano ha “osato” criticare le caratteristiche della costiera, con le sue infinite scale e gli accessi ripidi e sconnessi, dichiarando che questi luoghi sono molto sopravvalutati; mentre, un collega inglese, si è lamentato dei prezzi incongruenti di questi pittoreschi paesi, come se nell’era cibernetica, con le tante recensioni a disposizione, potessimo andare impreparati nei nostri luoghi di vacanza.

Infine la critica, molto sentita e che dispiace di più, è stata sulla limpidezza dell’acqua marina del litorale costiero; effettivamente solo alcuni giorni, sembra essere stata davvero pulita, forse le amministrazioni locali dovrebbero intervenire con vigore per evitare giudizi spiacevoli a danno di tutta la comunità.

Ma se da un lato, quello costiero, la parte decisamente meno economica, molto battuta dai turisti (alcuni anche poco educati), ha subito un calo di presenze, diversamente nell’entroterra è cresciuto il flusso dei vacanzieri favorito da costi più contenuti, e dando spazio per altro, ad un turismo più sostenibile, meno caotico e rumoroso e più rispettoso dei luoghi dei residenti.

Quindi, borghi, parchi avventura, oasi fluviali, sentieri di montagna, sagre e feste popolari, hanno reso meno triste il pil dei viaggi, sorridendo a un turismo più familiare.