19 Settembre 2024

Ricordando Falcone                                                                    

Il solo concetto di coraggio non riuscirebbe a racchiudere il lavoro straordinario svolto dal magistrato.

Giovanni Salvatore Augusto Falcone, magistrato emblema nella lotta alla mafia, tra i primi ad aver compreso la struttura di “Cosa Nostra” e a creare un nuovo metodo investigativo, usato oggi nel mondo, per “seguire il flusso di danaro” utile a raccogliere prove delle attività illecite. Nasce a Palermo il 18 maggio 1939, frequenta il liceo classico, l’Accademia navale di Livorno e poi si iscrive a giurisprudenza. Dopo la laurea vince il concorso in Magistratura. Il suo primo incarico fu di Pretore a Lentini. Nel 1980 sotto la guida di Chinnici, gli fu assegnata l’indagine su Rosario Spatola, e fu affiancato a Paolo Borsellino con il quale ebbe inizio un grande lavoro investigativo. Nel 1983 uccidono Chinnici e Caponnetto che con Falcone, Borsellino, Di Lello e Guarnotta costituivano il pool antimafia. Nel 1984, con l’interrogatorio del pentito Buscetta, si ha una svolta contro “Cosa Nostra”, e nel 1987 si conclude il maxi processo con 360 condanne, segnando un grande successo del lavoro contro la mafia.

Nel 1988 sciolto il pool inizia un periodo di minacce per Falcone e il 23 Maggio 1992 in un attentato mafioso, muoiono con lui la moglie Francesca e i tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L’evento passato alla storia come la strage di Capaci. Episodio che segna profondamente il nostro paese, le immagini dell’eccidio stordiscono l’Italia, a tal punto che le idee di Falcone, oggi continuano a camminare sulle gambe di tutti. 

Il solo concetto di coraggio non riuscirebbe a racchiudere il lavoro straordinario svolto da Falcone. “Cosa Nostra” attualmente non è piu l’organizzazione criminale più forte, oggi è stata sostituita dalla ‘ndrangheta, potente in tutto il mondo. Il ficus magnolia, piantato a Palermo, di fronte alla casa dove abitava il giudice è diventato un simbolo per tutti coloro che si uniscono alla lotta alla mafia. Simbolo che intende incrementare la consapevolezza delle nuove generazioni su quanto sia importante l’impegno sociale. Gli uomini passano, le idee restano.

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