20 Settembre 2024

Libertà!

Il fiore della Libertà è rosso non solo perché nato dal sangue, dalla carne straziata di chi ha combattuto per piantarlo qui, da noi e per noi; ma anche perché si scorga bene nei prati polverosi della vita dei popoli, perché si stagli netto nello sterrato fangoso e difficile della vita degli uomini in marcia verso il progresso.

Rosso è il fiore della libertà. È nato dal sangue, e per farlo vivere non basta averlo piantato. Il fiore della libertà è un fiore delicato. La libertà va curata, nutrita, difesa. Occorre dedizione per farla durare. Occorre sole e giusta esposizione perché si apra in tutta la sua bellezza. Occorre la giusta aria, la giusta dose di acqua; occorre riparo dalle folate rabbiose delle tempeste improvvise e dagli strappi agri del vento che torna ogni volta a tentare di piegare o sradicare questo fiore. Il fiore della Libertà è rosso non solo perché nato dal sangue, dalla carne straziata di chi ha combattuto per piantarlo qui, da noi e per noi; ma anche perché si scorga bene nei prati polverosi della vita dei popoli, perché si stagli netto nello sterrato fangoso e difficile della vita degli uomini in marcia verso il progresso.

Soprattutto noi italiani dobbiamo ricordarcelo, non solo nella data celebrativa di quel giorno decisivo in cui fu levato alto il grido che chiamava tutti alla Liberazione e alla Libertà, ma nella vita di ogni giorno, nella vita attuale della Nazione, nella vita che ciascuno di noi conduce. È nel quotidiano, infatti, che si deve difendere il fiore, esile e rosso, della Libertà, piantato nella terra della Nuova Italia inzuppata di sangue, di dolore, di lacrime. È oggi che bisogna curarlo, questo fiore, al di là delle celebrazioni del calendario. È nella vita della nostra Nazione che si difende il fiore della Libertà: chi amministra, lavori a creare le condizioni di una vita civile degna per tutti; chi insegna, accompagni e tuteli bene l’indifesa innocenza dei ragazzi; chi cura, sorregga e medichi bene i corpi piagati; chi costruisce, realizzi con onestà le case, i ponti, le strade; chi fa impresa, tuteli chi lavora per lui… Questo significa, in fondo, difendere la Libertà, che è tutt’uno con la democrazia, il progresso, l’ordinata vita civile della Nazione. Solo così le genti che ancora passeranno diranno che è un bel fiore, il fiore rosso della Libertà.

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