16 Settembre 2024

Dispersione scolastica, la Campania è tra le peggiori Regioni

Un bambino di Napoli o che vive nel Mezzogiorno frequenta la scuola primaria per una media annua di 200 ore in meno rispetto al suo coetaneo che cresce nel centro-nord, che coincide di fatto con un anno di scuola persa per il bambino del Sud.

Ben sette studenti su dieci hanno pensato di lasciare la scuola, questo dato viene fuori da un sondaggio realizzato da ScuolaZoo in collaborazione con UniCredit Foundation, con il fine di far emergere il rapporto tra gli studenti e la scuola italiana per comprendere le cause del dilaniante fenomeno della dispersione scolastica. 

Tuttavia questo fenomeno è in aumento soprattutto al Sud ed è da tempo un’emergenza invisibile e pericolosa. Svimez lo dice da sempre:’’ la priorità oggi è rafforzare il sistema di istruzione soprattutto nelle aree più marginali, sia del Sud che del Nord’’. Infatti gli ultimi dati dell’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno diffusi da diverse testate giornalistiche sono allarmanti.  È stato individuato che tra i fattori che contribuiscono all’abbandono c’è sicuramente la concentrazione degli studenti più fragili nelle stesse scuole, per cui ragazzi non particolarmente motivati si ritrovano in classe con compagni con le stesse difficoltà. Per altri molte problematiche si riscontrano soprattutto a causa della difficoltà di dover riprendere, dopo la pandemia, una socialità continuativa. Secondo la Svimez un bambino di Napoli o che vive nel Mezzogiorno frequenta la scuola primaria per una media annua di 200 ore in meno rispetto al suo coetaneo che cresce nel centro-nord, che coincide di fatto con un anno di scuola persa per il bambino del Sud. La Campania ha un tasso di abbandono scolastico del 19%, è infatti la terza regione italiana per abbandono scolastico. Sembra che il problema sia una vera e propria questione di disuguaglianza, infatti le prove invalsi raccontano sempre più di un’Italia divisa in due a livello di istruzione, visibile fin dall’inizio del percorso formativo di uno studente, quando sostengono i test invalsi nel secondo anno di scuola primaria, gli studenti italiani mostrano livelli di apprendimento diversi tra loro, queste disuguaglianze iniziali penalizzano soprattutto gli studenti svantaggiati, e alla fine gran parte di coloro che partono in questa condizione non riescono a superare i divari in cui si erano affacciati e finiscono per abbandonare la scuola.

È opportuno cominciare a chiedersi: che tipo di scuola stiamo costruendo? Come eliminare il fenomeno dell’abbandono scolastico? La scuola deve essere un posto sicuro, un luogo dove tutti sono nella condizione di potersi esprimere, far emergere le proprie passioni nonché la responsabile della crescita personale e culturale di ogni individuo.

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